Con riferimento ai periodi d’imposta precedenti al 2016, possono essere applicate sia la sanzione prevista per l’omessa separata indicazione dei costi black list, sia la sanzione per dichiarazione infedele qualora tali costi siano considerati indeducibili (o parzialmente indeducibili), in assenza dell’esimente. Lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 39/E del 2016. Con riferimento, invece, alle dichiarazioni relative ai periodi d’imposta 2016 e successivi, la sanzione amministrativa disposta per la violazione dell’obbligo della separata indicazione in dichiarazione dei costi black list diviene inapplicabile.
Rottamazione ruoli Equitalia: la guida definitiva
Per chi ha ruoli dal 2000 al 2016 pendenti con Equitalia può estinguere il proprio debito versando solo la quota capitale, gli interessi, gli aggi e le spese di notifica. L’importo dovuto può essere rateizzato in 5 rate.
Sono due delle più importanti novità contenute nel D.L. n. 193/2016 convertito in legge.
Detrazione sull’acquisto di box auto senza bonifico ma con autocertificazione
In caso di pagamento con assegno di un box auto pertinenziale non si perde la detrazione del 50% se il venditore rilascia un’autocertificazione da cui risulta che l’importo ricevuto è stato registrato in contabilità ai fini della sua tassazione come ricavo. E’ quanto chiarito dall’Agenzia delle entrate con la circolare n. 43/E del 18 novembre 2016 che inoltre apre la possibilità di fruire della detrazione IRPEF sulle ristrutturazioni edilizie e sul risparmio energetico anche se il bonifico è incompleto.
Decreto fiscale, consolidato e trasparenza: proroga tacita per le opzioni
Dal 2017, le opzioni per i regimi speciali – consolidato, trasparenza e tonnage tax – si intendono tacitamente prorogate oltre il limite naturale, a meno che non intervenga l’espressa revoca da parte del soggetto interessato. Inoltre, nel caso di consolidato nazionale, l’ente controllante può scegliere per l’eventuale attribuzione delle perdite residue in caso di interruzione anticipata della tassazione di gruppo o di revoca dell’opzione. Sono alcune delle modifiche contenute nel pacchetto Semplificazioni inserito nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017.
Decreto fiscale: come cambia
Il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017 passa il primo scoglio della Camera dei Deputati e approda al Sentato. Rispetto al testo originario, tante sono le modifiche e le novità: dalla periodicità semestrale, per il 2017, delle comunicazioni IVA all’estensione al 2016, con una revisione delle rate, della rottamazione delle cartelle. Spazio anche al nuovo pacchetto semplificazioni, con l’abolizione del tax day e lo slittamento delle scadenze di versamento delle imposte di UNICO, la soppressione degli studi di settore, l’estensione dei termini di presentazione del 730 precompilato. In sintesi tutte le novità del decreto fiscale.
Decreto fiscale: rottamazione cartelle in cinque rate estesa anche al 2016
Rottamazione anche per i carichi affidati a Equitalia nel 2016, rateizzazione in cinque rate – di cui tre da versare nel 2017, due nel 2018, fermo restando l’obbligo di pagare almeno il 70% nel 2017 – termini più lunghi per la presentazione della domanda di adesione alla procedura, che cambia anche nei tempi e nelle modalità in cui Equitalia avviserà i debitori. Sono solo alcune delle modifiche contenute negli emendamenti al decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017, approvati dalla Camera dei Deputati in sede referente.
Maggiori acconti d’imposta dovuti: in quali casi non si sanzionano?
Nessuna sanzione sull’acconto versato in misura minore a seguito della presentazione di una dichiarazione integrativa successivamente al termine di versamento del secondo acconto. Se l’integrazione avviene prima di tale termine, non è sanzionato il primo acconto nel caso in cui con il secondo viene versata la differenza dovuta. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 42/E del 12 ottobre 2016. Resta, tuttavia, ancora qualche dubbio: dato per certo che non è sanzionabile il maggiore acconto se la dichiarazione integrativa è presentata successivamente al termine di versamento del secondo acconto (che scade il 30 novembre), la differenza del maggiore acconto va comunque versata?
Rottamazione ruoli Equitalia in pillole
E’ possibile, relativamente ai carichi inclusi in ruoli, affidati a Equitalia negli anni dal 2000 al 2015, estinguere il debito senza corrispondere le sanzioni (anche previdenziali) e gli interessi di mora. Lo prevede un decreto collegato alla Manovra fiscale 2017 (D.L. 22 ottobre 2016, n. 193). La norma contiene, dunque, un’opportunità per chiudere le proprie pendenze con il Fisco (ma anche con l’INPS) ma è opportuno rispettare alcune regole (contenute in alcune FAQ pubblicate da Equitalia) che si sintetizzano di seguito.
Decreto fiscale: rottamazione ruoli al calcolo di convenienza
Con la pubblicazione del modello DA1, da presentare entro il 23 gennaio 2017, è entrata nel vivo l’adesione alla rottamazione dei ruoli pendenti con Equitalia, disposta dal decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017. Per chi intende aderire alla sanatoria, è opportuno valutare – prima di inviare la richiesta – la convenienza o meno dell’adesione, tenendo conto che l’importo dovuto sarà comunicato da Equitalia: il risparmio – dovuto all’abbuono delle sanzioni e degli interessi di mora (attualmente pari al 4,13% annuo) – deve infatti fare i conti con il tempo strettissimo a disposizione per poter saldare l’importo dovuto.
Decreto fiscale: come presentare il modello per la rottamazione dei ruoli
Con la pubblicazione del modello di adesione alla chiusura dei ruoli dal 2000 al 2015, Equitalia rende pienamente operativa la norma contenuta nel Decreto fiscale. Il modello per aderire può essere presentato dal contribuente sia mediante consegna diretta agli sportelli dell’ente di riscossione che mediante spedizione con pec.