Se, dopo aver trasmesso la dichiarazione dei redditi, ti accorgi di aver commesso un errore, nulla è perduto: è possibile rimediare utilizzando lo strumento del ravvedimento operoso. In tal modo, è possibile fruire di forti sconti sulle sanzioni che, altrimenti, sarebbero irrogate dall’Agenzia delle entrate. Vediamo come fare.
Legge di Bilancio 2017: nuovo regime di cassa per le imprese semplificate
Regime di cassa per tutte le imprese in contabilità semplificata e semplificazioni contabili per le annotazioni dei componenti positivi e negativi di reddito: si riassume così l’intervento che la legge di Bilancio 2017 intende attuare per i contribuenti di minori dimensione, i cui limiti di ricavi per accedere al regime semplificato, però, non cambiano. Come cambieranno, invece, le regole di tassazione e i relativi adempimenti per queste imprese? Per comprenderlo è utile il confronto tra le regole attuali e quelle che troveranno applicazione a partire dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2016.
Legge di Bilancio 2017: dal super all’iper-ammortamento
La legge di Bilancio 2017 conferma anche per il prossimo anno il super-ammortamento del 140 per cento e introduce un iper-ammortamento del 250 per cento per gli investimenti in beni digitali. Sono due importanti novità che hanno l’unico intento di favorire gli investimenti in beni aziendali e a forte componente tecnologica, nel solco delle direttive fissate dal piano Industria 4.0. Il piano – presentato come la “quarta rivoluzione industriale” – verte principalmente sulla connessione tra sistemi fisici e digitali, sulle analisi complesse attraverso Big Data e sugli adattamenti real-time, effettuati con l’utilizzo di macchine intelligenti, interconnesse e collegate ad internet.
Dalla rottamazione dei ruoli alle comunicazioni IVA trimestrali: tutte le novità del decreto fiscale
Sostituzione di Equitalia con un nuovo ente pubblico economico “Agenzia delle Entrate-Riscossione” e contestuale sanatoria dei ruoli dal 2000 al 2015; introduzione, al posto dell’attuale spesometro, di una comunicazione trimestrale analitica di tutte le fatture emesse e ricevute e di una comunicazione trimestrale delle liquidazioni IVA; riapertura della voluntary disclosure sino al 31 luglio 2017, nella veste già attuata lo scorso anno ma con alcuni aggiustamenti nella procedura.
Sono questi i tre pilastri su cui poggia il decreto legge che accompagna la legge di Bilancio 2017, ormai prossimo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Legge di Bilancio 2017: dalla chiusura di Equitalia all’APE, tutte le novità in pillole
Abrogazione di Equitalia con contestuale rottamazione delle cartelle, IRES al 24% e introduzione dell’IRI, con la stessa aliquota, per le imprese individuali e le società di persone, abrogazione dell’IRPEF per le imprese agricole, proroga e rafforzamento dei bonus su ristrutturazioni, risparmio energetico e lavori antisismici, conferma del super-ammortamento e introduzione dell’iperammortamento. E ancora: varo dell’APE per andare prima in pensione, innalzamento dei limiti per le agevolazioni sulla produttività, decontribuzione per chi assume neo diplomati. Sono solo alcune delle prime indicazioni che emergono dalla bozza della manovra 2017, approvata nel Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2016.
Debiti fiscali del defunto: gli eredi possono evitare la responsabilità?
Un congiunto viene meno e gli eredi scoprono che aveva debiti fiscali con Equitalia o con l’Agenzia delle entrate. Al dolore per la perdita del familiare, si aggiunge la paura di essere chiamati in causa, quali eredi, per i debiti fiscali del caro estinto.
La prima domanda che l’erede si pone è: posso evitare in qualche modo di essere chiamato a saldare i debiti fiscali del defunto?
Debiti fiscali del de cuius, come e quando vi subentrano gli eredi
In caso di decesso del contribuente, secondo un principio generale del nostro Ordinamento, gli eredi, pur essendo solidalmente responsabili del debito tributario dell’estinto, non possono essere chiamati al pagamento delle sanzioni. Ma c’è ancora di più: infatti, non passano agli eredi le sanzioni dovute dal de cuius anche se il contribuente è deceduto nel corso di un piano rateale di pagamento non ancora concluso. Ciò vale, innanzitutto, per le rateazioni concesse dall’Agenzia delle Entrate in base a un istituto definitorio dell’accertamento o deflativo del contenzioso (ad esempio acquiescenza o accertamento con adesione, o, ancora, reclamo-mediazione e conciliazione giudiziale), ma anche per quelle concesse da Equitalia.
Studi di settore: cosa cambia dal 2017
Gli studi di settore cambiano pelle e, da strumento di accertamento, diventano strumento di compliance. L’idea è quella di trasformare gli studi di settore in una sorta di pagella attribuita a ciascun contribuente con tanto di voto che “certifica” il suo grado di “affidabilità”.
Con la pubblicazione delle prime bozze dei modelli degli studi di settore (e delle relative istruzioni), da allegare alla dichiarazione dei redditi del prossimo anno, si può iniziare a capire se e come questo obiettivo sarà effettivamente raggiunto.
Acquisto banche dati professionali: come dedurre i costi?
Per poter svolgere al meglio alcune attività professionali, soprattutto nel settore giuridico-economico (si pensi a professionisti quali i commercialisti, gli avvocati, i consulenti del lavoro), non si può fare a meno di acquistare apposite banche dati fiscali, giuridiche o tecniche. Sorge però un problema: come dedurre i costi di acquisto di questi beni? Con il progresso tecnologico in atto, le banche dati stanno diventando sempre meno “fisiche” – i cd-rom stanno progressivamente scomparendo – e sempre più “immateriali”: moltissime, infatti, sono le banche dati on line.
Diritto camerale 2017 ridotto del 50%
Riduzione del diritto annuale dovuto dalle imprese del 50% e impossibilità di aumento locale fino al 20%, riordino dei diritti di segreteria sulla base dei costi standard, conferma delle tariffe per servizi obbligatori (ad esempio, per i servizi metrici) e delle tariffe per i servizi a domanda individuale (ad esempio, i servizi di mediazione). Sono le linee guida in materia di finanziamento delle Camere di commercio, su cui si muove la riforma approvata in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 25 agosto 2016.